Pubblicazione

La pubblicazione finale raccoglie, rielabora e interpreta criticamente le principali tematiche affrontate nel corso dei tre anni di attività, sottolineando il carattere interdisciplinare del progetto. Il punto di partenza è lo studio dei graffiti carcerari, sia storici che contemporanei, come manifestazione anonima e nascosta di persone che, nel corso della storia, hanno perso la libertà o hanno sperimentato qualche forma di repressione. In questo senso, parte del lavoro svolto nel progetto e presentato in questa pubblicazione consiste nell’analizzare diverse testimonianze di questi graffiti, non solo nell’Inquisizione e in altre carceri, ma anche in spazi di repressione come riformatori, ospedali psichiatrici e campi profughi. Ampliando la prospettiva sia geograficamente che cronologicamente, la pubblicazione affronta i diversi significati simbolici e semantici dei graffiti e il modo in cui la loro percezione e il loro valore cambiano nei diversi
tempi e luoghi.
Il volume Graffiti Art in Prison, contiene i contributi scientifici dei dottorandi che hanno partecipato al progetto e dei ricercatori affiliati alle varie istituzioni partner che hanno organizzato e coordinato le attività didattiche.
Gli articoli, frutto di ricerche sviluppate nell’arco del triennio, sono stati raggruppati secondo macro aree tematiche come segue:


1 Historical Graffiti and Inquisition Prisons 
2 Art in Spaces of Confinement   
3 Uncomfortable Heritage and its Conservation
4 Contemporary Graffiti and Urban Life 
5 Artistic Projects in Prison


Per includere nel nostro libro la dimensione umana del progetto e la voce dei detenuti, l’ultima sezione (5) è dedicata ai laboratori realizzati nelle carceri di Palermo e Firenze. Attraverso una ricca documentazione fotografica, questa sezione illustra i laboratori in cui studenti e detenuti hanno lavorato insieme sotto la supervisione di artisti in qualità di mediatori.

Il volume è pubblicato in inglese dalla casa editrice Lettera22 di Siracusa.