GAP GRAFFITI IN PRISON

Entra nel vivo il nuovo progetto del SiMUA  di Palermo finanziato dal programma Erasmus+

Dal 18 giugno aperto il bando per il dottorato di ricerca internazionale dedicato a venti laureati

Palermo, 18 giugno 2021 – Il SiMUA – Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo, da avvio dalle prossime settimane alle attività del progetto GAP “Graffiti Art in Prison” finanziato nell’ ambito del programma europeo Erasmus+ (Strategic Partnerships for Higher Education). L’ idea di fondo del progetto è quella di sviluppare, a partire dal tema dei graffiti tra arte, storia e scienza, un viaggio conoscitivo dall’ Inquisizione spagnola  sino ad oggi, per avviare con il linguaggio dell’arte nuovi percorsi di inclusione sociale entrando nelle carceri.

Il progetto si inserisce nel più ampio processo di musealizzazione dello Steri, sede del rettorato dell’Università di Palermo, che da giugno ha aperto alla città il nuovo percorso artistico di visita nel rispetto delle normative anticovid, ed avrà, come primo risultato concreto, la creazione di una app di informazioni dedicata ai visitatori italiani e stranieri.

Ideato da un team di docenti esperte siciliane composto da Laura Barreca, Gabriella Cianciolo Cosentino e Gemma La Sita, in collaborazione con la storica Giovanna Fiume, GAP In Prison vanta un partenariato internazionale tra il Dems, Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Palermo,  il Departamento de Historia del Arte dell’Universidad de Zaragoza, il Kunsthistorisches Institut  di Firenze – Max-Planck-Institut  e ABADIR, Accademia di Design e Comunicazione Visiva di Catania.

La call internazionale per i dottorandi e le attività di studio previste

Sui social e sul sito di Unipa sarà presto pubblicato il bando di concorso internazionale aperto a 20 giovani laureati in diverse discipline tra cui storia, arte, giurisprudenza, architettura, psicologia, che vogliono partecipare alle sei settimane di studio interdisciplinare promosse dal progetto. Otto dei venti posti disponibili sono riservati a laureati dell’ ateneo palermitano. Le borse di studio copriranno i costi di viaggio, vitto e alloggio per le sei settimane di seminari interdisciplinari e conferenze che si terranno tra Firenze, Palermo, Monaco e Saragozza da ottobre sino a gennaio 2023. La scadenza del bando, scaricabile    …… è fissata per il 19  luglio 2021. Le domande, secondo le modalità indicate dal bando,  dovranno pervenire, entro il 19 luglio alla mail graffitiartinprison@gmail.com.

Da ottobre 2021 dunque partiranno le settimane di studio internazionali che vedranno al lavoro nelle carceri antiche e moderne i venti dottorandi europei,  di cui otto palermitani, impegnati in progetti di ricerca selezionati dalle varie università coinvolte. Affiancati da docenti, artisti e mediatori sociali, i giovani studiosi entreranno nelle carceri fisicamente, dopo i corsi intensivi ed attività di ricerca, con l’uso di diversi linguaggi contemporanei, dal graffito all’affresco, al video, alla poesia visiva, al disegno.

Il progetto si avvale di un database di centinaia di immagini e fotografie delle Carceri del complesso Chiaramontano già realizzato dal SiMuA che sarà consultabile attraverso un sito dedicato.

“Si tratta di un progetto che vuole dare risposte al mondo ampio dei graffiti come forma espressiva che coniuga storia, arte e scienza – spiega il direttore artistico Laura Barreca, docente di Arte contemporanea,  che per la prima volta si pone come obiettivi la ricerca, la valorizzazione del patrimonio culturale ma anche l’inclusione sociale in ambienti come le carceri, i muri ed altri luoghi dove la reclusione ha nei secoli lasciato forme espressive diverse”.

Il progetto parte dallo studio di uno dei più importanti complessi artistici e monumentali al mondo, Palazzo Chiaramonte (Steri) che racchiude i graffiti delle Carceri del Santo Uffizio spagnolo (sec. XVII-XVIII) per ampliare lo sguardo ad altri esempi di graffiti presenti in  carceri dell’Inquisizione italiane e spagnole. Luoghi sulle cui pareti i detenuti lasciavano tracce della loro permanenza e messaggi da decifrare: un ‘coro di voci’ con diversi livelli di significato e un alto grado di complessità artistica e tecnica e interpretativa. Il progetto multidisciplinare coinvolge docenti internazionali, studenti delle Università partner e detenuti di istituti penitenziari siciliani. Ricerca scientifica, programmi artistici e impegno sociale sono alla base dell’innovativo percorso formativo ed educativo che porterà alla produzione di pubblicazioni scientifiche, di un video-documentario, e di una mostra multimediale conclusiva che si terrà a Palermo nel 2023.

Il progetto GAP, concludono le ideatrici, rappresenta, oltre a laboratorio di inclusione sociale e  ricerca, l’occasione unica per avviare la digitalizzazione degli ambienti storici cheporteranno alla valorizzazione museale e alla accessibilità turistica del prezioso repertorio iconografico dei graffiti delle Carceri del Complesso Monumentale dello Steri, patrimonio di tutta l’Europa.

CONTATTI PRESS

Addetto stampa  M.Laura Crescimanno journalist

( tessera  Ordine nazionale giornalisti n. 062811)

Cell. 3392132891

 Email: mlcrescimanno@yahoo.it

Direzione progetto: Sistema Museale di Ateneo (SiMuA)

Via Lincoln, 2 – 90133 Palermo (Italy) – c/o Orto Botanico

+39 091 23891236

Email: graffitiartinprison@gmail.com